Carla de Falco

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Biografia

Nasce alla frontiera tra la primavera e l’estate, vicino al mare. Italianista di formazione, docente per vocazione, sposata e madre, scrive poesia con l’assillo della passione.

Manager delle risorse umane per un decennio, oggi è docente di Materie letterarie e latino nella Scuola Superiore di Secondo Grado ed è dedita all’attività artistica.

Membro di varie giurie letterarie, ha vinto centinaia di competizioni poetiche, ottenendo premi e riconoscimenti prestigiosi, sempre ai primi posti.

Circa duecento sono le pubblicazioni antologiche che riportano sue poesie. Tra esse Italian Poetry Review, rivista ufficiale della Columbia University di New York, anno 2014.

Ha pubblicato a Milano la prima silloge: Il soffio delle radici (Laura Capone Editore, 2012, Premio Hombres e Premio Contemporanea d’autore).

A maggio del 2013 è uscita la seconda opera: la voce delle cose (Montag edizioni, Premio Solaris).

 Del 2015 sono Il momento che separa (Montag edizioni), menzione speciale al Felix Festival e Rime d’amore e di frontiera, silloge vincitrice del Concorso letterario La memoria delle cose (Temperino Rosso edizioni).

Non ha mai fatto ricorso al self publishing o all’editoria a pagamento.

Rime d'amore e di frontiera - Carla de Falco, Temperino rosso edizioni 2015

Quest'opera dimostra di possedere una grande forza di convinzione e nelle poesie il lettore trova e ritrova facilmente se stesso, il suo viaggio intimo, ma anche il paesaggio che lo circonda, umano e naturale, con tutti i sogni e le realtà in qualche modo celati, sfumati, riproposti e trasfigurati.E i versi di Carla de Falco incisivi, perentori, energici, volitivi, convincenti, ma dotati nel contempo di una morbidezza e di un candore espressivo ineguagliabili, conducono in effetti il lettore, attraverso le cinque sezioni del libro, in un mondo completo e complesso, dove è sicuramente necessario amare, amarsi e amare la vita, con tutti i suoi naufragi, per sentire alla fine che il viaggio ha avuto un senso e si è pronti a traguardare una nuova frontiera. (Giuseppe Vetromile)

Il momento che separa - Carla de Falco, Montag 2015

La crisi rappresenta un momento difficile, ma può diventare un'opportunià di rinascita.  Carla de Falco, in questa sua splendida silloge, va alla ricerca del "momento che separa", riprendendo il suo coraggioso dialogo, mai interrotto, con l'uomo impegnato in amori scarniti, travolto o protagonista di abbandoni e perdite, e che rischia eternamente di abbandonarsi al proprio dolore diventando sordo a quello degli altri. La vita è dura, le cadute sono molte, troppe, e la de Falco non lo nasconde. L'impietosità dell'esistenza non deve però offuscare la consapevolezza che il futuro sia tutto da vivere e da costruire. La speranza gridata e a volte sussurrata dal poeta non può abbandonarci nemmeno quando le ombre sembrano più forti delle luci: sì, è il riscatto della poesia, che si rinnova - come un futuro interiore - nei versi di Carla de Falco. (Giorgia Callegaro)

La voce della cose - Carla de Falco, Montag 2013

Non poteva essere scelto titolo migliore per la raccolta. La voce delle cose è un insieme di poesie che fa da canto, nenia per il pianto del tempo, come svela l’autrice in chiusura: “Di me non domandare […] che vivo sognando la formula o l’antidoto per ingannare il tempo ed il suo pianto”.  Persino la divisione della raccolta dà l’idea di un’opera lirica quasi, con l’ouverture e la chiusura a inizio e fine, e scorci, miti e tratti come titoli di mezzo. (Flavia Balsamo)

Il soffio delle radici - Carla de Falco, Laura Capone editore 2012

Se è vero che esistono modi diversi di fare poesia e di sentirla, è solo una la destinazione a cui ognuna di queste vie può portare, ed è l'emozione. Un'emozione che non è il semplice agitarsi di sentimentalismi facili e a malapena abbozzati, ma è la capacità di accendere un palpito involontario ed indelebile nel lettore o nell'ascoltatore. Nei versi di Carla de Falco proprio questo tipo di emozione è al centro dell'azione poetica, il collante di tutto: la poesia come via di comunicazione con il mondo e come strumento per relazionarsi con la vita. Le quattro sezioni di cui si compone questo libro affrontano ciascuna un tema specifico. La prima, il soffio delle radici, esplora il rapporto con la terra e le origini; la seconda, emozioni al confine, richiama per l'appunto l'ambito dell'emozione, declinata in questo caso nella sfera affettiva; la terza, la fiamma del canto, riflette sul senso e sulla necessità del canto poetico in un mondo che sembra aver sancito l'inutilità dell'agire poetico; la quarta, abissi per versi, scende con un evidente gioco di parole nell'angolo oscuro dell'essere umano. (Simone Camassa)