Corrado Antonucci

Sono nato ad Ostra Vetere (AN) il 2 settembre 1950 e sono vissuto in campagna per i primi 10 anni, traendone esperienze utili all’ispirazione. Finiti gli studi (laurea in Pedagogia), per 16 anni maestro, sono passato nel 1989  al Liceo Scientifico “Medi” di Senigallia, per insegnarvi storia e filosofia. Sposato dal 1981, sono padre di 2 figli. Risale all’adolescenza la mia passione segreta per la letteratura, ma insicuro e un po’indolente, ho tenuto nel classico cassetto i risultati, spesso in forma di abbozzi, ed ho interrotto anche con lunghi silenzi la scrittura. Con l’interruzione  di oltre 15 anni, dopo il matrimonio, sembrava guarita quella sorta di “malattia dell’animo”, attribuita ad immaturità adolescenziale. Ma poi nel 1996 il ritorno e la svolta, con la ricerca mirata di un senso per ciò che chiedeva con forza di venire alla luce. Da allora la produzione più consistente e continua: una raccolta di 35 testi poetici (Essere e frammenti ovvero arcipelago quaranta – 1967-2007), un racconto breve (Mutazione da contrappasso), un racconto lungo (La favola perduta delle “Mille e una  notte”), un romanzo di formazione, che più propriamente potrebbe definirsi apologo psicologico-morale  (Mauro e il Cavaliere). Infine l’opera fin qui più lunga ed impegnativa,  ovvero un romanzo giallo (ma non solo) dal titolo Scatole cinesi di una calda … orrida estate.

Da poco più di tre anni ho avviato una nuova raccolta poetica: il proposito era di  rompere con la precedente inclinazione ad esprimermi secondo canoni di musicalità e canto di tipo tradizionale, impegnandomi ad inaugurare un nuovo linguaggio per  un diverso rapporto con il mondo e con l’esistenza. Titolo: Cantare l’impossibile. Recentemente ho inserito in questa stessa raccolta, in continuità con le ultime poesie, un dialogo filosofico-letterario intitolato Il cielo sopra i Sibillini.

Soltanto timidi tentativi di pubblicazione, per pudore o insicurezza, partecipando di tanto in tanto a questo o quel concorso, ma con scarso successo. Ricevute, per la verità,  proposte di pubblicazione da alcune case editrici, ma con il contributo rilevante dell’autore,  per cui non hanno avuto seguito.

Vinto di recente il premio dell’Associazione Habeas Corpus per la sezione A – Poesia, nella terza edizione 2015-2016 del concorso letterario “Espressioni d’autunno”.

Isolato ed estraneo ai circoli letterari, per la naturale riservatezza e l’inclinazione a starmene “nascosto”, ho vissuto pubblicamente soltanto, o quasi, la mia professione di docente.

 Dal settembre 2013 sono in pensione.

 

Opere inedite